I componenti del coordinamento regionale settore formazione professionale Snals Confsal, insieme alle RSA e agli iscritti a tale organizzazione sindacale, saranno presenti giorno 1 ottobre 2014 alle ore 9,00 in piazza Marina a Palermo, per unirsi ai lavoratori delle tre filiere della Formazione Professionale nella MARCIA DELLA FORMAZIONE, per protestare contro il continuo disinteresse del Governo nei confronti delle problematiche del settore.
Manifestazione che, lungi dall’essere un incontro di appartenenza sindacale, si propone di rivendicare diritti e dignità delle persone che da anni lavorano nel settore impegnandosi a formare ed orientare minorenni, giovani ed adulti, inoccupati e disoccupati fornendo loro valido supporto e competenze professionali.
Sono state adottate diverse forme di lotta che non hanno avuto positivi e concreti riscontri evidenziando così sia l’insensibilità del governo a qualsiasi richiesta sia la volontà di questo di distruggere il settore e tutto il personale che vi lavora con dignità. Ora basta! È arrivato il momento di fare sentire con più forza la voce dei lavoratori, anche in risposta alle ultime dichiarazioni del Governo. La volontà del Governo è stata espressa in maniera chiara da un Presidente che governa con il 13% dei consensi e con quelli dei suoi 43 compari che lo sostengono. Ha detto che ha risparmiato 300 milioni di euro, senza però realizzare che, parte di quella cifra corrisponde alle retribuzioni dovute, ma mai percepite, ai lavoratori del settore. Sono i soldi delle retribuzioni che il personale non ha ancora ricevuto, sono soldi sottratti a chi ha lavorato dignitosamente in questi anni. Sono i soldi che hanno permesso ai cittadini siciliani di acquisire delle competenze attraverso un corso di formazione professionale. Soldi che i lavoratori si riprenderanno con gli interessi, incluse le spese legali.
Con Crocetta i cittadini siciliani non avranno futuro: ha distrutto un comparto di lavoratori senza punire chi ha fatto il vero danno, ma grazie alla Magistratura tutto verrà a galla e si scopriranno i veri artefici della "mangiucchia".
Ma adesso pensiamo a dare un futuro ai giovani e a chi è privo di lavoro, riattiviamo la formazione professionale, volano per il reinserimento degli inoccupati e disoccupati, in una terra martoriata ed abbandonata a se stessa. Via questo governo di annunci ma senza fatti. Via un sistema politico clientelare e ingessato nei palazzi. Via la Casta che ha rovinato la Sicilia.
Vogliono azzerare chi ha esperienza ultra ventennale nel settore e continuare con le promesse di nuovi posti di lavoro, creando ancora precariato e sperpero di denaro pubblico, per continuare il loro ricatto a garanzia dei loro privilegi.
La manifestazione non ha sigle politiche e nemmeno sindacali, senza bandiere e senza appartenenza, la manifestazione è per il riconoscimento di un diritto “scippato” con l’inganno: IL NOSTRO LAVORO.
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