martedì 28 gennaio 2014

Un amore vero

Tanto gentile e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare. 
Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umiltà vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare. 
Mostrasi sì piacente a chi la mira,
che dà per li occhi una dolcezza al core,
che ’ntender no la può chi no la prova: 
e par che de la sua labbia si mova
un spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.
Dante Alighieri.


martedì 21 gennaio 2014

ENTI DI FORMAZIONE SEMPRE PIU’ IN CRISI

ENTI DI FORMAZIONE SEMPRE PIU’ IN CRISI

milazzo

di Sonia La Farina – Lo avevamo anticipato nei giorni scorsi, il settore della formazione nella nostra regione è in forte crisi.

Dopo l’Anfe, l’Iraps, il Cnos, a rischio anche il Cefop in as che sarà ceduto al Cert.

Lati oscuri sulle trattative, circa 800 posti di lavoro a rischio, stipendi arretrati. Ci ha spiegato tutto,Giuseppe Milazzo, coordinatore regionale Snals Confsal.

FORMAZIONE: IN CRISI IL “CEFOP IN AS”

FORMAZIONE: IN CRISI IL “CEFOP IN AS”

foto formazione

di Sonia La Farina – Sono tempi duri per gli enti di formazione della nostra isola. Per mesi si è parlato dell’Anfe, si è accennato anche alla situazione dell’Iraps, ma anche del CNOS-FAP.
Ora tutto tace. Ma la situazione non sembra essere migliorata, anzi…

All’elenco degli enti di formazione in crisi si aggiunge il Cefop in as che, come ci ha confessato il coordinatore regionale Snals Confsal, settore formazione professionale, Giuseppe Milazzo, sarà ceduto ad un altro ente, il consorzio Cerf. A rischiare il posto 820 lavoratori.

“Stranamente – ci ha detto Giuseppe Milazzo – le vicende della vendita del complesso aziendale del Cefop in as si sono determinate in periodi un po’ insoliti. Nel mese di agosto è stato pubblicato il bando per la vendita del complesso aziendale. In prossimità delle feste natalizie – ha continuato il sindacalista – si sono avviate le procedure di vendita al consorzio Cerf. Si tratta di una particolare dedizione al lavoro da parte dei commissari straordinari – ha sottolineato il coordinatore regionale Milazzo – oppure si vuole vendere il Cefop in as facendo meno rumore possibile?”

Ad agosto, il consorzio Cerf si è aggiudicato la vendita del Cefop per dieci mila euro, sembrerebbe una cifra simbolica.
La procedura di vendita si è rivelata molto tormentata. Un altro possibile acquirente, la cooperativa Mare Nostrum, ha denunciato alcune irregolarità.

Inoltre – ci ha detto Giuseppe Milazzo – il consorzio Cerf ha una forte esposizione debitoria nei confronti dei dipendenti che non ricevono gli stipendi da mesi”.
Dunque, l’ente quale garanzie può offrire ai futuri dipendenti?

“Altro problema – ci ha spiegato il sindacalista – è la concessione fatta all’ente della deroga all’art. 2112 del codice civile che determina una esenzione dai debiti del Cefop ed un risparmio in materia di costo del lavoro poiché i lavoratori neo assunti dal Cerf perderanno la loro anzianità di lavoro determinando così ad alcuni di loro decurtazioni del salario oltre il 10%.”

“I lavoratori reintegrati dal giudice – ha precisato Milazzo – non solo in molti casi non saranno reintegrati ma addirittura si troveranno a rivendicare un credito verso un ente il Cefop in as che si prepara ad essere liquidato. Questo – ha continuato – accadrà anche per i lavoratori dell’avviso 20 in ritardo con i pagamenti da 5 mesi e con le liquidazioni del tfr di tutti i dipendenti”.

Lo Snals Confsal chiede un urgente intervento del governo regionale al fine di scongiurare centinaia di licenziamenti e ulteriori sperperi di pubblico denaro, l’immediata revoca dell’accreditamento dell’ente e la pubblicazione della rendicontazione del Cefop in as.

domenica 12 gennaio 2014

Spesso le loro opinioni contrastano con la realtà.

Alcuni politici vivono lontano dalla realtà e si comportano sempre come ciechi  e come quelli che brancolano nel buio.


La moltitudine cieca brancola nel buio e non sa riconoscere ciò che sta avvenendo davanti ai loro occhi.

Come un vaso prezioso che cade e si rompe, dobbiamo avere la forza di raccogliere i pezzi e, con un collante appropriato rimetterli insieme.


Dove non c'è il sole c'è l'ombra e dove al sole si chiudono le imposte c'è un'ombra voluta e volontariamente ottenuta.




La sensibilità moderna ci fa giustamente rabbrividire ed insorgere quando sentiamo parlare di corruzione. No c'è alcun dubbio sul fatto che tutta la società moderna sia radicalmente avversa alla corruzione.
Oggi possiamo vedere ovunque l'esaltazione dell'uomo, cioè la manifestazione più impudica dell'orgoglio umano, uno stato generale di corruzione vissuta nell'oscurità più profonda.
Oggi, come ieri, il dramma dell'umanità è rappresentato dalla chiara ed impressionante prova di corruzione provocata dall'uomo.
Solo l'opera della Magistratura ci libera dalla corruzione e dovrebbe liberarci dalle sue conseguenze, ma dobbiamo scoprire la rilevanza di questa operazione in tanti settori della vita.
C'è chi preferisce essere guidato da regolamenti, tradizioni, oppure da autorità civili, piuttosto che, valutare, soppesare, assumersi il rischio della scelta.
Non si vuole promuovere inutili rivoluzioni ma la presa di coscienza di quanto la corruzione violi la dignità ed i diritti delle persone. Ci vuole un momento per smettere vecchie abitudini e pensieri, modi di parlare e di vivere. Dobbiamo riprendere il nostro posto; bisogna riadattare il nostro modo di vivere.
Liberiamoci da queste solide corde annodate attorno a noi, così strettamente tanto da impedirci di muoverci.


venerdì 3 gennaio 2014

SNALS CONFSAL FORMAZIONE PROFESSIONALE: BLOCCO DELLE ATTIVITA’ FORMATIVE IN SICILIA

Lo Snals Confsal, settore formazione professionale, manifesta la propria preoccupazione per il continuo aggravarsi dello stato di crisi in cui versano tutti i lavoratori del settore a causa del mancato pagamento  delle spettanze maturate che, in alcuni casi, arrivano a  più di 18 mensilità. 

"All’emergenza salariale, che ha raggiunto livelli non più tollerabili e che sta mettendo a dura prova i lavoratori del settore, si aggiunge un’ulteriore emergenza" dichiara Giuseppe Milazzo, coordinatore Regionale SNALS CONFSAL, "che induce a palesare grosse perplessità per il futuro lavorativo di tali operatori. L'amministrazione regionale, infatti,  non applicando le leggi a tutela dei lavoratori della formazione professionale, continua a mettere a rischio la mancata retribuzione e la continuità lavorativa di una buona parte degli impiegati del settore.   
Lo Snals Confsal rileva, che al personale, che rientra nelle tutele della legge regionale del 6 marzo 1976 n. 24; della legge regionale del 1 settembre 1993 n. 25; della legge regionale del 23 dicembre 2002 n. 23; della legge regionale del 16 aprile 2003 n. 4; e della legge regionale del 7 giugno 2011 n. 10, devono essere garantiti i livelli occupazionali e retributivi.

Lo Snals Confsal, nel ricordare al Governo di concretizzare il proprio impegno, assunto nell’accordo del 3 giugno 2013 e ribadito dalla delibera di Giunta n. 200 del 6 giugno 2013" conclude Milazzo "dichiara lo stato di agitazione del personale della formazione professionale e intraprende tutte le iniziative di lotta per la tutela dei lavoratori".