domenica 28 settembre 2014

MANIFESTAZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DI UN DIRITTO SCIPPATO CON L’INGANNO



 

I componenti del coordinamento regionale settore formazione professionale Snals Confsal, insieme alle RSA e agli iscritti a tale organizzazione sindacale, saranno presenti giorno 1 ottobre 2014 alle ore 9,00 in  piazza Marina a Palermo, per unirsi ai lavoratori delle tre filiere della Formazione Professionale nella MARCIA DELLA FORMAZIONE, per protestare contro il continuo disinteresse del Governo nei confronti delle problematiche del settore.

Manifestazione che, lungi dall’essere un incontro di appartenenza sindacale, si propone di rivendicare diritti e dignità delle persone che da anni lavorano nel settore impegnandosi a formare ed orientare minorenni, giovani ed adulti, inoccupati e disoccupati fornendo loro valido supporto e competenze professionali.

Sono state adottate diverse forme di lotta che non hanno avuto positivi e concreti riscontri evidenziando così sia l’insensibilità del governo a qualsiasi richiesta sia la volontà di questo di distruggere il settore e tutto il personale che vi lavora con dignità. Ora basta! È arrivato il momento di fare sentire con più forza la voce dei lavoratori, anche in risposta alle ultime dichiarazioni del Governo. La volontà del Governo è stata espressa in maniera chiara da un Presidente che governa con il 13% dei consensi e con quelli dei suoi 43 compari che lo sostengono. Ha detto che ha risparmiato 300 milioni di euro, senza però realizzare che, parte di quella cifra corrisponde alle retribuzioni dovute, ma mai percepite, ai lavoratori del settore. Sono i soldi delle retribuzioni che il personale non ha ancora ricevuto, sono soldi sottratti a chi ha lavorato dignitosamente in questi anni. Sono i soldi che hanno permesso ai cittadini siciliani di acquisire delle competenze attraverso un corso di formazione professionale. Soldi che i lavoratori si riprenderanno con gli interessi, incluse le spese legali.

Con Crocetta i cittadini siciliani non avranno futuro: ha distrutto un comparto di lavoratori senza punire chi ha fatto il vero danno, ma grazie alla Magistratura tutto verrà a galla e si scopriranno i veri artefici della "mangiucchia".

Ma adesso pensiamo a dare un futuro ai giovani e a chi è privo di lavoro, riattiviamo la formazione professionale, volano per il reinserimento degli inoccupati e disoccupati, in una terra martoriata ed abbandonata a se stessa. Via questo governo di annunci ma senza fatti. Via un sistema politico clientelare e ingessato nei palazzi. Via la Casta che ha rovinato la Sicilia.

Vogliono azzerare chi ha esperienza ultra ventennale nel settore e continuare con le promesse di nuovi posti di lavoro, creando ancora precariato e sperpero di denaro pubblico, per continuare il loro ricatto a garanzia dei loro privilegi.
 

La manifestazione non ha sigle politiche e nemmeno sindacali, senza bandiere e senza appartenenza, la manifestazione è per  il riconoscimento di un diritto  “scippato” con l’inganno: IL NOSTRO LAVORO.


sabato 27 settembre 2014

MANIFESTAZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DI UN DIRITTO SCIPPATO CON L’INGANNO



 

 

I componenti del coordinamento regionale settore formazione professionale Snals Confsal, insieme alle RSA e agli iscritti a tale organizzazione sindacale, saranno presenti giorno 1 ottobre 2014 alle ore 9,00 in  piazza Marina a Palermo, per unirsi ai lavoratori delle tre filiere della Formazione Professionale nella MARCIA DELLA FORMAZIONE.

Manifestazione che, lungi dall’essere un incontro di appartenenza sindacale, si propone di rivendicare diritti e dignità delle persone che da anni lavorano nel settore impegnandosi a formare ed orientare minorenni, giovani ed adulti, inoccupati e disoccupati fornendo loro valido supporto e competenze professionali. 


mercoledì 17 settembre 2014

Ma Crocetta lo sa? (Miliardi di vecchie lire buttate al vento)


Da notizie di stampa sembrerebbe che vi sia un’indagine della Corte dei Conti sul reclutamento degli operatori del progetto “Spartacus” del CIAPI di Priolo.
Detto così sembra che si tratti di personale cui è stato “garantito” il lavoro per sei mesi.
Certamente per come tutta la vicenda degli Sportelli Multifunzionali è stata trattata dagli organi di stampa e dai sindacati sembrerebbe proprio così. Ma è veramente così?
Quando si parla degli Sportelli Multifunzionali occorre ricordare che la Regione Sicilia in virtù dell’art.17 dello Statuto Siciliano entro i limiti dei principi ed interessi generali può emanare leggi , anche relative all’organizzazione dei servizi in diverse materie, tra cui al comma f) dell’art.17 si legge: “ f) legislazione sociale: rapporti di lavoro, previdenza ed assistenza sociale, osservando i minimi stabiliti dalle leggi dello Stato;”.
Ciò vuol dire che nell’erogazione dei servizi per l’impiego la Regione può, rispettando i minimi stabiliti dalle leggi dello Stato, organizzarsi autonomamente ed è ciò che ha fatto.
Infatti sin dal 1996, in ottemperanza delle direttive comunitarie sul lavoro e alle norme Nazionali, tra le quali la legge 28 febbraio 1987 n.56 che all’art.24 prevede l’istituzione delle agenzie per l’impiego che avrebbero dovuto operare in coordinamento con gli osservatori nazionali  e regionali del lavoro, nonché con i servizi preposti all’orientamento e alla formazione professionale per svolgere attività utili al fine di incentivare l’incontro tra domanda ed offerta di lavoro e promuovere iniziative volte ad incrementare l’occupazione,   la Regione Siciliana  con finanziamenti europei ha riqualificato nelle figure di orientatore, esperto di integrazione, progettista parte dei formatori dipendenti a tempo indeterminato degli Enti ex legge 24/76.
Tale riqualificazione avvenne mediante espletazione di un vero e proprio concorso pubblico, anche se limitato ai soli operatori della formazione professionale, e successivo corso di formazione con esami finali.
Tale personale anziché essere inserito in seno ai servizi per l’impiego fu lasciato in carico agli Enti di provenienza e nel 2001 furono varati gli Sportelli Multifunzionali.
In virtù dell’art.14 dello Statuto la Regione scelse di organizzare i servizi di orientamento al lavoro varando gli Sportelli Multifunzionali che sino al 14 ottobre 2013 hanno assicurato tale servizio. Successivamente dal 23 ottobre 2013 al 23 aprile 2014 tale servizio è stato assolto col progetto Spartacus.
Dal 23 aprile 2014 l’attività di orientamento non viene espletata.
Tale attività non è un optional ma un preciso obbligo di legge previsto dai d.lgs.181/00 e dal d.lgs.297/02 a cui la regione non può sottrarsi e da cui discende anche il mantenimento dello “status” di disoccupato stante che il disoccupato entro tre mesi dalla dichiarazione di disponibilità deve essere sottoposto a colloquio di orientamento.
Ma chi sono gli orientatori degli Sportelli Multifunzionali?
Coma da declaratoria del CCNL settore formazione professionale per accedere alla qualifica di orientatore di sistema nei sevizi formativi occorre essere in possesso del diploma di laurea e qualifica professionale nel settore o di un diploma di scuola media superiore con esperienza come formatore e relativa qualifica professionale.
Non è facile rinvenire tra il personale in organico alla regione personale in possesso di tali qualifiche perciò il personale degli Sportelli Multifunzionali è indispensabile per i servizi di orientamento al lavoro che la Regione deve assicurare ai disoccupati. 
Ma quali sono le conseguenze della chiusura degli sportelli e la mancata erogazione del servizio di orientamento?
E’ su questo che forse dovrebbe indagare la Corte dei Conti in quanto se tale situazione continua a persistere l’INPS continuerà ad erogare l’indennità di disoccupazione a personale che non ha adempiuto all’obbligo di orientamento anche se non per colpa sua.
Si profila certamente un danno erariale che gli operatori degli Sportelli Multifunzionali sino al 23 aprile scorso hanno evitato restando al loro posto fornendo il servizio di orientamento e le politiche attive del lavoro ai cassaintegrati e disoccupati senza scioperare e senza percepire gli stipendi per molti mesi e ancora oggi aspettando di ricevere ben oltre dodici mesi di stipendio.
Questi sono gli operatori degli Sportelli Multifunzionali. Lavoratori che anziché fare come tutti gli altri lavoratori quando non ricevono per tempo lo stipendio ed incrociare le braccia, sono invece stati al loro posto di lavoro dando assistenza a quanti si sono rivolti a loro.
Oggi questi lavoratori sono “sospesi” dal lavoro, ma il danno non è solo loro ma anche e soprattutto di quanti, disoccupati e cassaintegrati, che dovrebbero essere sottoposti ad attività di orientamento, potrebbero vedersi richiedere indietro dall’INPS le somme loro erogate.
Il lavoro degli operatori degli Sportelli Multifunzionale non è assistenzialismo ma lavoro “professionalmente qualificato” per il quale la Regione negli anni dal 1996 al 2001 ha speso decine di miliardi di lire per la loro qualificazione e che ora non si sa che fine faranno. 
Ma il Presidente Crocetta è stato informato di ciò o gli sono state date informazioni non corrette e confuse?
Chi potrebbe essere chiamato dalla Corte dei Conti a rispondere del possibile danno erariale?
L’INPS già in occasione dei cantieri di lavoro ha chiesto il controllo e la verifica che tutti i lavoratori avviati ai cantieri di lavoro avessero svolto l’attività di orientamento pena la restituzione delle somme erogate.


martedì 16 settembre 2014

VASTISSIMA L’ADESIONE ALLA CLASS ACTION PROMOSSA DALLO SNALS CONFSAL FORMAZIONE PROFESSIONALE NEI CONFRONTI DELLA REGIONE SICILIANA


Lo SNALS CONFSAL SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE, informa che l’azione collettiva di risarcimento del danno economico, patrimoniale e morale (CLASS ACTION) che è stata promossa nei giorni scorsi, nei confronti della Regione Siciliana, tesa alla richiesta delle retribuzioni pregresse direttamente all’Assessorato competente, ha avuto e sta avendo fortissimo riscontro tra gli operatori della Formazione Professionale in Sicilia,  comunica che sono già pervenute allo scrivente Sindacato oltre 200 adesioni (ed ancora ne continuano ad arrivare!!!!!!) da parte dei lavoratori di tutta la Sicilia, che ritengono lesi i loro diritti dall’inerzia dell’amministrazione regionale. 
Pertanto, allo scopo di dare a tutti gli operatori la possibilità di aderire all’azione collettiva promossa, questo Sindacato ritiene opportuno prorogare il termine ultimo per l’adesione; che, quindi, viene stabilito alle ore 14:00 di Lunedì 22 Settembre 2014.
Si ricorda che, da adesso in poi, è necessario inviare all’indirizzo ricorsisnalsconfsal@gmail.com i seguenti dati:

i propri dati anagrafici (nome, cognome, codice fiscale);
l’ente presso cui svolgono o hanno svolto servizio;
la fotocopia del documento di riconoscimento.

Si ribadisce a tutti gli operatori della Formazione Professionale in Sicilia che:
IL COORDINAMENTO REGIONALE SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE, CHE METTE AL CENTRO DELLA SUA ATTENZIONE SOLO I LAVORATORI, CONTINUERÀ LA SUA LOTTA FINO A QUANDO TUTTI I LAVORATORI AVRANNO AVUTO RISCONTRI CONCRETI (RETRIBUZIONI PREGRESSE E GARANZIE OCCUPAZIONALI) DALLE ISTITUZIONI COMPETENTI, ANCHE SE QUESTO DOVESSE SIGNIFICARE PORTARE AVANTI DELLE CONTROVERSIE, IN QUALSIASI SEDE, NEI CONFRONTI DEL GOVERNO REGIONALE PROBABILE RESPONSABILE DELLA MACELLERIA SOCIALE DEGLI ULTIMI 2 ANNI.

lunedì 15 settembre 2014

Ad Adriana Vitale, auguro di riprendersi prontamente al fine di poter continuare la lotta per la difesa del posto di lavoro.

Qualcuno dovrà  pagare per le omissioni delle leggi regionali e per l'inefficienza dei servizi della burocrazia.
L'assessore Bruno  sarà credibile, solo se si presenterà al tavolo delle trattative con le «carte in regola».

giovedì 11 settembre 2014

Azione collettiva di risarcimento

 Lo SNALS CONFSAL SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE invita tutti gli operatori interessati ad avviare l’azione “gratuita” collettiva di risarcimento del danno economico, patrimoniale e morale (CLASS ACTION) a mandare all’indirizzo snalsconfsal@gmail.com oppure ricorsisnalsconfsal@gmail.com i propri dati anagrafici, l’ente presso cui svolgono o hanno svolto servizio, corredando il tutto con la fotocopia del documento di riconoscimento.


 i propri dati anagrafici, l’ente presso cui svolgono o hanno svolto servizio, corredando il tutto con la fotocopia del documento di riconoscimento.


martedì 9 settembre 2014

COMUNICATO ADESIONI RICORSO GRATUITO

 

Ieri si è svolta la prima giornata programmata di sciopero del settore, per tentare di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla drammatica situazione in cui versa attualmente il settore della Formazione Professionale in Sicilia, dopo che l’amministrazione regionale ha disatteso tutti gli accordi raggiunti e buona parte delle leggi che regolano il settore, ed in particolare quelle a tutela del personale di tutte le tre filiere della Formazione (interventi, Servizi ed Obbligo Formativo), creando  situazioni di particolare e grave disagio personale e familiare a agli operatori del settore.

Data l’enorme platea  (si parla di 8.000 famiglie), le inadempienze dell’amministrazione Crocetta, hanno condotto a quello che oggi possiamo definire un grave disagio sociale; il quale può sfociare, se irrisolto dalle istituzioni, in disordini sociali di vasta portata.

La scrivente organizzazione sindacale, ha provveduto anche ad incontrare i propri legali, sia civili che penali,  al fine di avviare: da una parte: una class action di tipo risarcitorio per la colpevole inerzia dell’amministrazione: in relazione al mancato pagamento delle retribuzioni già maturate da oltre un anno (oltre i 2 anni in qualche caso), creando, per questa via, grave e reiterato nocumento economico, patrimoniale e morale agli stessi operatori; dall’altra, consegnando agli avvocati, un imponente dossier documentale per verificare quali siano i profili penalmente rilevanti del comportamento dell’amministrazione regionale retta dal trio Crocetta - Scilabra - Bruno. Questo sia sotto il profilo dell’inerzia (mancata attivazione delle forme di sostegno al reddito per i lavoratori incolpevolmente sospesi e/o licenziati; mancata attivazione della mobilità secondo quanto disposto dalle Leggi e dal CCNL di comparto; mancata convocazione per la prosecuzione delle procedure di CIG in deroga; Il mancato rispetto delle norme legislative regionali a tutela del comparto e dei suoi operatori) e sia sotto il profilo delle azioni condotte in danno degli operatori stessi.

Lo SNALS CONFSAL SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE invita tutti gli operatori interessati ad avviare l’azione “gratuita” collettiva di risarcimento del danno economico, patrimoniale e morale (CLASS ACTION) a mandare all’indirizzosnalsconfsal@gmail.com i propri dati anagrafici, l’ente presso cui svolgono o hanno svolto servizio, corredando il tutto con la fotocopia del documento di riconoscimento.

lunedì 8 settembre 2014

Palazzo Esa Catania








AGENZIA UNICA DEL SISTEMA…la nostra battaglia da sempre


Le prime richieste dello Snals Confsal in tal senso risalgono molto indietro nel tempo, consapevole che questa è la vera volontà della stragrande maggioranza dei lavoratori del Sistema della Formazione Professionale.
Molti lavoratori ambiscono ad una gestione unica e di diretta emanazione dell’Amministrazione Regionale, che è la vera responsabile del servizio pubblico de quo. Tutto ciò in quanto le irregolarità gestionali di alcuni enti di formazione, di certa politica, di taluni sindacalisti e dei comitati di affari, insinuatisi da ultimo nella formazione professionale, non lasciano alcuna scelta rispetto alla speranza che il Governo Regionale ponga ordine nel settore, gestendo direttamente questa tipologia di istruzione e formazione.
Da anni lo Snals Confsal predispone proposte e documenti che riportano idee di Agenzia Unica del Sistema della Formazione Professionale, suffragandole con leggi nazionali e regionali.
Da ultimo la nostra proposta è stata consegnata al Governo Regionale nelle mani del Presidente Crocetta e dell’Assessore Scilabra.
Poi in sede di legge finanziaria e di bilancio 2013 nell’audizione di questa O.S. all’ARS, è stata consegnata alla V e II Commissioni legislative Regionali e nelle mani di singoli deputati disponibili.

Accettando sin d’ora il confronto su questo tema e nell’attesa di capire, però, la reale riforma complessiva del settore, ci limitiamo a chiedere che si rispettino i diritti dei lavoratori secondo il Contratto Collettivo di Lavoro, mantenendo lo stato giuridico ed economico dei lavoratori, e la legge regionale, in particolare la legge n. 25 del 1 settembre 1993, garantendo i livelli occupazionali e retributivi del personale iscritti all’Albo ex art. 14 l.r. 24/76 ed ai sensi della Circolare n. 1 del 15 maggio 2013.

Coordinatore regionale Snals Confsal settore formazione professionale 


domenica 7 settembre 2014

SANZIONARE I COLPEVOLI Qualcuno si è chiesto mai se l’Assessorato Regionale applica o ha applicato la legge?

SANZIONARE I COLPEVOLI
Qualcuno si è chiesto mai se l’Assessorato Regionale applica o ha applicato la legge?

Che valore ha la sottoscrizione di una dichiarazione ai sensi dell'art. 38 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000?
Il datore di lavoro che commette un reato in un’azienda viene sanzionato, ma i lavoratori continuano a lavorare! Invece sembra di sentire che nella formazione professionale, “senza regole”, chi lavora in un Ente va licenziato, mentre il Gestore inadempiente alla normativa non va sanzionato ma va salvato e rinnovato.




venerdì 5 settembre 2014

Riunione SNALS CONFSAL FORMAZIONE PROFESSIONALE del 05/09/2014


In data odierna, presso i locali di Via Adua n. 2/C, presenti, giusta convocazione dei Coordinatori Provinciali, Coordinamento Regionale e Provinciale e delle RSA SNALS CONFSAL, notificata tramite mail in data 01/09/2014, sono presenti i convocati ed alcuni lavoratori (anche di altre sigle sindacali).
I convenuti ed il Coordinatore regionale settore formazione professionale Giuseppe Milazzo, constatato il raggiungimento del quorum sia strutturale sia funzionale, dichiarano aperta la discussione sulla situazione in cui versa il settore della Formazione Professionale in Sicilia.
Prende la parola il coordinatore Giuseppe Milazzo, il quale informa i convenuti che, come sarà certamente e tristemente noto a tutti, l’amministrazione regionale ha disatteso tutti gli accordi raggiunti e buona parte delle leggi che regolano il settore, ed in particolare quelle a tutela del personale di tutte le tre filiere della Formazione; creando, per questa via, grave e reiterato nocumento economico, patrimoniale e morale agli stessi operatori. I convenuti prendono atto della veridicità delle esternazione del Coordinatore portando testimonianza delle situazioni di particolare e grave disagio personale e familiare di ciascuno di loro, che poi diventano (data la grande platea degli operatori interessati) grave disagio sociale, in relazione: 
al mancato pagamento delle retribuzioni già maturate da oltre un anno (oltre a 2 anni in qualche caso); 
alla mancata attivazione delle forme di sostegno al reddito per i lavoratori incolpevolmente sospesi e/o licenziati; 
alla mancata attivazione della mobilità secondo quanto disposto dalle Leggi e dal CCNL di comparto; 
alla eccessiva solerzia dell’amministrazione regionale nel decretare la revoca dell’accreditamento di alcuni enti senza curarsi preventivamente del destino dei lavoratori che incolpevoli vi lavoravano, lasciandoli in una sorta di limbo definito “sospensione” che non trova riscontro in nessun ambito giuslavoristico e pertanto nessun tipo di tutela normativamente posto; 
La mancata convocazione per la prosecuzione delle procedure di CIG in deroga;
Il mancato rispetto delle norme legislative regionali che pure l’amministrazione ha il compito istituzionale di rendere esecutive e quindi efficaci;
Il Coordinatore Milazzo, conferma che ha notizia che le procedure relative alla CIG in deroga, stanno iniziando ad avviarsi con la convocazione da parte dei competenti servizi territoriali dell’Assessorato.
Per quanto riguarda, invece, tutte le restanti problematiche né l’amministrazione regionale né l’esecutivo Crocetta, hanno operato per la loro risoluzione ed anzi la loro inerzia, in virtù del tempo che trascorre inutilmente, le ha rese ormai delle piaghe endemiche del comparto, provocando, come detto, grave disagio agli operatori.
Il Coordinatore Milazzo, constatato e comunicato ai presenti il risultato inesistente dal punto di vista sostanziale della laboriosa opera svolta in questi anni dal Sindacato da lui rappresentato, attraverso una politica di moderazione e di collaborazione con le stesse istituzioni (risultati inesistenti dovuti esclusivamente all’inerzia e spesso alle vane promesse delle istituzioni), propone ai presenti di iniziare un tipo di lotta diversa ma, a questo punto, necessaria, da svolgersi secondo una tipologia di interventi diversificata: 
da una parte, attraverso la denuncia penale nei confronti dell’amministrazione responsabile e del governo per  i vari errori amministrativi e le varie violazioni di legge che configurano fattispecie forse penalmente rilevanti; 
dall’altra, dare inizio ad una class action di tipo risarcitorio al fine di ristorare (almeno  economicamente) tutti gli operatori che vi aderiranno per quanto gli è dovuto e negato sia dagli enti ma principalmente dalle istituzioni.
 I convenuti, all’unanimità, manifestano la propria volontà di adire le vie legali così come proposto dal Coordinatore, dandogli mandato di incontrare i legali del sindacato per concordare le modalità operative.
Al fine di riportare i problemi della Formazione, intesa nella sua totalità (tutte le tre filiere), nuovamente all’attenzione dell’opinione pubblica e pertanto delle istituzioni competenti (oggi troppo distratte dal Click Day e da eventuali rimpasti di governo), viene deciso di iniziare una serie di scioperi, con proteste plateali sempre nei limiti del consentito dalla legislazione e dal buon senso.
Pertanto in questa sede si decide di attuare, per il momento, le seguenti giornate di sciopero:

Lunedì 8 settembre 2014 Dalle ore 08:00 alle 20:00 Presso Palazzo ESA Catania
Mercoledì 10 settembre 2014 Dalle ore 08:00 alle 20:00 Presso Prefettura di Catania
Giovedì 11 e venerdì 12 settembre 2014 Dalle ore 08:00 alle 20:00 Palermo Presso Assessorato Regionale alla Formazione Professionale (in concomitanza con l’arrivo degli ispettori europei).