venerdì 31 maggio 2013

DICHIARAZIONE STATO DI AGITAZIONE

Lo Snals Confsal settore formazione professionale manifesta preoccupazioni per l’angosciante aggravarsi dello stato di crisi in cui versano tutti i lavoratori del settore per non aver ancora percepito le spettanze maturate ad oggi che, in alcuni casi, arrivano a  più di 18 mensilità. Tale situazione sta creando un allarme sociale che porta questa organizzazione sindacale a dichiarare lo stato di agitazione degli operatori della formazione professionale.
All’emergenza salariale, che ha raggiunto livelli non più tollerabili e che sta mettendo a dura prova i lavoratori del settore, si aggiunge un’ ulteriore emergenza che induce la sottoscritta organizzazione sindacale a palesare grosse perplessità per il futuro lavorativo di tali operatori. Infatti, dalla nota prot. 2247 del 30/05/2013 avente per oggetto “attuazione piano straordinario per il lavoro in Sicilia: opportunità giovani – priorità 3”, si evince un netto taglio dei corsi f.p., situazione questa che mette fortemente a rischio la continuità lavorativa di una buona parte dei lavoratori del settore.
Pertanto, il Coordinatore Regionale Snals Confsal Giuseppe Milazzo nel precisare che l’atto emanato dall’Assessore Regionale  Istruzione e Formazione Professionale non è stato concertato e concordato con la scrivente, e nel rivendicare al Governo di concretizzare il proprio impegno assunto precedentemente sulle  sottoelencate richieste:   
-       accelerare i mandati di pagamento di tutto  il personale per dare la possibilità di percepire tutte le mensilità spettanti;
-  velocizzare l’iter di erogazione dei pagamenti;
-  affrettare l’iter per pagare l’integrazione regionale della cassa integrazione in deroga per l’anno 2012;
-  verificare le motivazioni in base alle quali l’Inps non eroga i fondi della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga dal 1 agosto 2012;
-  risolvere e sbloccare i pagamenti del personale impegnato nei corsi di obbligo formativo e negli sportelli multifunzionali avviso 1 e avviso 2: ad oggi risultano ancora lavoratori che non percepiscono più di 18 mensilità;
-  concentrare tutta l’attività del Dipartimento  Regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro e del Dipartimento Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale,  per l’erogazione dei mandati di pagamento spettanti a tutti i lavoratori della formazione professionale;
-  appurare la performance delle amministrazioni pubbliche e della qualità dei servizi pubblici,
-  controllare se ci sono le condizioni nei confronti  dei dipendenti della pubblica amministrazione ad eventuale risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza, dolosa o colposa, del termine per la conclusione dei procedimenti;
-  procedere alla riqualificazione ed alla ricollocazione del personale ad oggi privo d’incarico, e/o quello degli enti di formazione con procedura di revoca dell’accreditamento con il servizio sospeso o interrotto;
-  fornire una soluzione per l’immediato futuro del personale dal momento del completamento degli Avvisi delle tre filiere, al fine di evitare che gli enti di formazione adottino le procedure previste dalla legge n. 223/91, senza tenere conto del CCNL e delle Leggi Regionali
DICHIARA
di aderire allo sciopero, manifestazione e corteo unitario a Palermo per giorno 4 Giugno indetto da FLC CGIL, CISL Scuola e UIL Scuola, e di intraprendere tutte le iniziative di lotta per la tutela dei lavoratori.


giovedì 16 maggio 2013

PERCHÉ LO SNALS CONFSAL NON HA DICHIARATO LO SCIOPERO


Lo Snals Confsal  settore formazione professionale  ha fatto  presente al Governo Regionale quanto sia necessario, nel settore della formazione professionale in Sicilia, la presenza di un governo che assicuri fatti e atti in tempi brevi e comunque utili.
Alcune delle  nostre  richieste  sono state le seguenti:
-  accelerare i mandati di pagamento Avviso 20 a tutti gli enti di formazione, in modo che il personale possa percepire tutte le mensilità spettanti;
-  velocizzare l’iter di erogazione dei pagamenti;
-  affrettare l’iter per pagare l’integrazione regionale della cassa integrazione in deroga per l’anno 2012;
-  verificare le motivazioni in base alle quali l’Inps non eroga i fondi della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga dal 1 agosto 2012;
-  risolvere la problematica dei pagamenti del personale impegnato nei corsi di obbligo formativo e negli sportelli multifunzionali avviso 1 e avviso 2: ad oggi risultano ancora lavoratori che non percepiscono più di 18 mensilità;
-  verificare il motivo del ritardo nell’emanazione dei provvedimenti, da parte del Dipartimento  Regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro e del Dipartimento Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale,  per l’erogazione dei mandati di pagamento spettanti a tutti i lavoratori della formazione professionale;
-  verificare la performance delle amministrazioni pubbliche e della qualità dei servizi pubblici, anche ai sensi e per le finalità di cui al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 e al decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198;
-  verificare se ci sono le condizioni nei confronti  dei dipendenti della pubblica amministrazione ad eventuale risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza, dolosa o colposa, del termine per la conclusione del procedimento;
-  procedere alla riqualificazione ed alla ricollocazione del personale ad oggi privo d’incarico, e/o quello degli enti di formazione con procedura di revoca dell’accreditamento con il servizio sospeso o interrotto;
-  fornire una soluzione per l’immediato futuro del personale dal momento del completamento degli Avvisi delle tre filiere, al fine di evitare che gli enti di formazione adottino le procedure previste dalla legge n. 223/91, senza tenere conto del CCNL e delle Leggi Regionali.

Il Coordinamento regionale  Snals  Confsal  non intende dare giudizi sulle persone ma basarsi sui fatti e sugli impegni già presi e su quelli non ancora  mantenuti.
In questo periodo, partecipando agli incontri con il Governo,  lo Snals Confsal nella persona di Giuseppe Milazzo, ha avuto modo di  valutare comunque positivamente l’impegno assunto dal Governo nel fornire garanzie a tutti i lavoratori del settore della formazione professionale, e resta in attesa di conferma, con notizie formali, sulla continuità della prosecuzione delle attività in Sicilia. Il tutto, a seguito di una difficile mediazione su questioni sindacali sensibili, ancora non risolte, dei  lavoratori senza stipendi da più di 18 mesi.
Lo Snals Confsal settore formazione professionale, prima di esprimere valutazioni ed eventuali proposte, ritiene di aspettare i fatti concreti e gli atti governativi. Una scelta di responsabilità, dettata anche dall’attuale delicato momento politico.
Proprio in questi giorni sembra che si stia passando dalle parole alla concretezza delle azioni del Governo guidato da Crocetta. Infatti, è stata emanata la nota che invita gli Enti ad utilizzare la normativa regionale ( tra cui la C.A. 10/94) a tutela del personale, mentre gli Enti hanno adottato illegittimamente l’applicazione della Legge 223/91, che potrebbe licenziare i lavoratori;
è stato pubblicato l’atto di indirizzo applicativo per l’aggiornamento dell’albo degli operatori della formazione professionale;
è in fase di  realizzazione  l’accordo con l’Inps per alleggerire gli Enti Gestori del DURC;  
il Governo è intervenuto   nei confronti dei Funzionari dell’Amministrazione Attiva, per accelerare l’iter di erogazione dei mandati;
è stata consegnata alle parti la bozza della nuova procedura di accreditamento;
il Governo si è  preoccupato  che gli Enti  rispettino il CCNL di categoria.
Dagli incontri è emerso che, nel settore,  regole e norme  vengono regolarmente disattese penalizzando operatori costretti a lavorare senza percepire le giuste spettanze mensili.
I sopraelencati atti governativi costituiscono apprezzabili segnali che evidenziano una “nuova” sensibilità nei confronti del settore ed in particolare nei confronti degli operatori che in questi ultimi anni hanno subito ingiustizie e angherie da parte di tutti i soggetti che orbitano nel sistema formativo siciliano.
Questi e altri provvedimenti potranno dare una spinta alla ripresa del settore formazione professionale, avviare un reale processo di equità sociale e dare quella credibilità e quella autorevolezza al governo necessaria per realizzare in maniera organica e sistematica, la grande riforma che da anni è stata  tanto richiesta ed enunciata ma mai applicata.
Lo Snals Confsal settore formazione professionale, come sempre, in piena autonomia e nel rigoroso rispetto dei ruoli istituzionali, rinnova la sua disponibilità a garantire il proprio contributo di idee e di proposte per far uscire la Sicilia dalla grave crisi e per avviare la crescita economica e occupazionale.
Al Governo chiediamo la garanzia di un sistema relazionale proficuo e inclusivo di tutte le parti sociali, affinché, con la ripresa della crescita, si affermi la democrazia economica e il pluralismo sindacale.
Il Coordinatore regionale Giuseppe Milazzo ha indetto una convocazione di tutte le RSA e i componenti del coordinamento regionale e provinciale per martedì 21 maggio c.a. alle 15,30 a Catania presso la sede ECAP Catania (Istituto Leonardo Da Vinci) di via G.B. De Le Salle n.12, per discutere della situazione venutasi a creare nel settore formazione professionale in Sicilia, e decidere le azioni da intraprendere.


PERCHÉ LO SNALS CONFSAL NON HA DICHIARATO LO SCIOPERO


Lo Snals Confsal  settore formazione professionale  ha fatto  presente al Governo Regionale quanto sia necessario, nel settore della formazione professionale in Sicilia, la presenza di un governo che assicuri fatti e atti in tempi brevi e comunque utili.
Alcune delle  nostre  richieste  sono state le seguenti:
-  accelerare i mandati di pagamento Avviso 20 a tutti gli enti di formazione, in modo che il personale possa percepire tutte le mensilità spettanti;
-  velocizzare l’iter di erogazione dei pagamenti;
-  affrettare l’iter per pagare l’integrazione regionale della cassa integrazione in deroga per l’anno 2012;
-  verificare le motivazioni in base alle quali l’Inps non eroga i fondi della Cassa Integrazione Guadagni in Deroga dal 1 agosto 2012;
-  risolvere la problematica dei pagamenti del personale impegnato nei corsi di obbligo formativo e negli sportelli multifunzionali avviso 1 e avviso 2: ad oggi risultano ancora lavoratori che non percepiscono più di 18 mensilità;
-  verificare il motivo del ritardo nell’emanazione dei provvedimenti, da parte del Dipartimento  Regionale della Famiglia, delle politiche sociali e del lavoro e del Dipartimento Regionale dell’Istruzione e della Formazione Professionale,  per l’erogazione dei mandati di pagamento spettanti a tutti i lavoratori della formazione professionale;
-  verificare la performance delle amministrazioni pubbliche e della qualità dei servizi pubblici, anche ai sensi e per le finalità di cui al decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 e al decreto legislativo 20 dicembre 2009, n. 198;
-  verificare se ci sono le condizioni nei confronti  dei dipendenti della pubblica amministrazione ad eventuale risarcimento del danno ingiusto cagionato in conseguenza dell’inosservanza, dolosa o colposa, del termine per la conclusione del procedimento;
-  procedere alla riqualificazione ed alla ricollocazione del personale ad oggi privo d’incarico, e/o quello degli enti di formazione con procedura di revoca dell’accreditamento con il servizio sospeso o interrotto;
-  fornire una soluzione per l’immediato futuro del personale dal momento del completamento degli Avvisi delle tre filiere, al fine di evitare che gli enti di formazione adottino le procedure previste dalla legge n. 223/91, senza tenere conto del CCNL e delle Leggi Regionali.

Il Coordinamento regionale  Snals  Confsal  non intende dare giudizi sulle persone ma basarsi sui fatti e sugli impegni già presi e su quelli non ancora  mantenuti.
In questo periodo, partecipando agli incontri con il Governo,  lo Snals Confsal nella persona di Giuseppe Milazzo, ha avuto modo di  valutare comunque positivamente l’impegno assunto dal Governo nel fornire garanzie a tutti i lavoratori del settore della formazione professionale, e resta in attesa di conferma, con notizie formali, sulla continuità della prosecuzione delle attività in Sicilia. Il tutto, a seguito di una difficile mediazione su questioni sindacali sensibili, ancora non risolte, dei  lavoratori senza stipendi da più di 18 mesi.
Lo Snals Confsal settore formazione professionale, prima di esprimere valutazioni ed eventuali proposte, ritiene di aspettare i fatti concreti e gli atti governativi. Una scelta di responsabilità, dettata anche dall’attuale delicato momento politico.
Proprio in questi giorni sembra che si stia passando dalle parole alla concretezza delle azioni del Governo guidato da Crocetta. Infatti, è stata emanata la nota che invita gli Enti ad utilizzare la normativa regionale ( tra cui la C.A. 10/94) a tutela del personale, mentre gli Enti hanno adottato illegittimamente l’applicazione della Legge 223/91, che potrebbe licenziare i lavoratori;
è stato pubblicato l’atto di indirizzo applicativo per l’aggiornamento dell’albo degli operatori della formazione professionale;
è in fase di  realizzazione  l’accordo con l’Inps per alleggerire gli Enti Gestori del DURC;  
il Governo è intervenuto   nei confronti dei Funzionari dell’Amministrazione Attiva, per accelerare l’iter di erogazione dei mandati;
è stata consegnata alle parti la bozza della nuova procedura di accreditamento;
il Governo si è  preoccupato  che gli Enti  rispettino il CCNL di categoria.
Dagli incontri è emerso che, nel settore,  regole e norme  vengono regolarmente disattese penalizzando operatori costretti a lavorare senza percepire le giuste spettanze mensili.
I sopraelencati atti governativi costituiscono apprezzabili segnali che evidenziano una “nuova” sensibilità nei confronti del settore ed in particolare nei confronti degli operatori che in questi ultimi anni hanno subito ingiustizie e angherie da parte di tutti i soggetti che orbitano nel sistema formativo siciliano.
Questi e altri provvedimenti potranno dare una spinta alla ripresa del settore formazione professionale, avviare un reale processo di equità sociale e dare quella credibilità e quella autorevolezza al governo necessaria per realizzare in maniera organica e sistematica, la grande riforma che da anni è stata  tanto richiesta ed enunciata ma mai applicata.
Lo Snals Confsal settore formazione professionale, come sempre, in piena autonomia e nel rigoroso rispetto dei ruoli istituzionali, rinnova la sua disponibilità a garantire il proprio contributo di idee e di proposte per far uscire la Sicilia dalla grave crisi e per avviare la crescita economica e occupazionale.
Al Governo chiediamo la garanzia di un sistema relazionale proficuo e inclusivo di tutte le parti sociali, affinché, con la ripresa della crescita, si affermi la democrazia economica e il pluralismo sindacale.
Il Coordinatore regionale Giuseppe Milazzo ha indetto una convocazione di tutte le RSA e i componenti del coordinamento regionale e provinciale per martedì 21 maggio c.a. alle 15,30 a Catania presso la sede ECAP Catania (Istituto Leonardo Da Vinci) di via G.B. De Le Salle n.12, per discutere della situazione venutasi a creare nel settore formazione professionale in Sicilia, e decidere le azioni da intraprendere.