domenica 12 gennaio 2014

Dove non c'è il sole c'è l'ombra e dove al sole si chiudono le imposte c'è un'ombra voluta e volontariamente ottenuta.




La sensibilità moderna ci fa giustamente rabbrividire ed insorgere quando sentiamo parlare di corruzione. No c'è alcun dubbio sul fatto che tutta la società moderna sia radicalmente avversa alla corruzione.
Oggi possiamo vedere ovunque l'esaltazione dell'uomo, cioè la manifestazione più impudica dell'orgoglio umano, uno stato generale di corruzione vissuta nell'oscurità più profonda.
Oggi, come ieri, il dramma dell'umanità è rappresentato dalla chiara ed impressionante prova di corruzione provocata dall'uomo.
Solo l'opera della Magistratura ci libera dalla corruzione e dovrebbe liberarci dalle sue conseguenze, ma dobbiamo scoprire la rilevanza di questa operazione in tanti settori della vita.
C'è chi preferisce essere guidato da regolamenti, tradizioni, oppure da autorità civili, piuttosto che, valutare, soppesare, assumersi il rischio della scelta.
Non si vuole promuovere inutili rivoluzioni ma la presa di coscienza di quanto la corruzione violi la dignità ed i diritti delle persone. Ci vuole un momento per smettere vecchie abitudini e pensieri, modi di parlare e di vivere. Dobbiamo riprendere il nostro posto; bisogna riadattare il nostro modo di vivere.
Liberiamoci da queste solide corde annodate attorno a noi, così strettamente tanto da impedirci di muoverci.


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