venerdì 7 novembre 2014

CARO PRESIDENTE CROCETTA

Lettera di un operatore della formazione professionale
Giorgio Giampiccolo6 novembre 21.53.50 
Caro Presidente Crocetta, stavolta sarò buono e mi limiterò a fargli capire che cose il mondo della Formazione Professionale Siciliana. Premesso che condivido che tale servizio pubblico non può e non deve essere più gestito dagli "enti", per tutta una serie di motivi che tutti conosciamo, vista la cronaca degli ultimi due anni, che non ha scoperto "l'acqua calda". Sono sicuro caro Presidente che ancor prima di avere tale carica conosceva questo mondo denominato "Mangiughia", anche perché lei è l'espressione della stessa classe politica che negli anni ha usato il sistema ed ha determinato il "malaffare". Sarebbe stato bello avere un Presidente che pur essendo stato eletto dalla solita "mala politica" desse una svolta al paese, ma tutto ciò non è successo, anzi abbiamo assistito al peggior governo che una classe politica potesse produrre. Mi rammarica dirle che la sua annunciata "rivoluzione" si è rivelata una "distruzione", non certo per la sua persona, ma per me stesso, per i miei figli, e per tutti i siciliani . . . oggi molti di noi sono ridotti alla "fame", nel senso stretto del termine, e questo grazie alla sua persona, si signor Presidente tutto il male è racchiuso nel suo essere.
All'inizio ha attaccato gli enti, attraverso la complicità della bella assessora, spronando i lavoratori a denunciare le mala gestione (come se voi non conosceste bene il mondo che vi ha prodotto), ingenuamente molti di noi hanno visto una speranza di "pulizia del sistema", ma ahimè, la volpe non mirava solo alle galline, ma anche alle uova e al pollaio tutto. Così dopo aver tradito ed infangato pure i lavoratori, "da collusi a deviati", oggi tocca agli allievi, denominati "allievi professionisti", a questo punto il cerchio è chiuso, si faccia prestare un missile radiocomandato dai suoi amici americani è finisca quello che ha iniziato "distruggere il mondo della formazione professionale".
Caro Presidente, lei non conosce il mondo della Formazione Professionale, conosce solo la parte malata di questo settore. Dal 2002 lavoro in questo settore, è penso come tutti di conoscere le due facce della stessa medaglia, da un lato ci sono tutte quelle brutture che hanno portato alla cosiddetta "mangiughia", dall'altro ci sono le professionalità che hanno formato tanti adolescenti e giovani, che spesso hanno trovato il loro orientamento lavorativo, che è diverso dal lavoro, noi non creiamo posti di lavoro, a quello ci devono pensare le istituzioni e la buona politica. Una buona formazione abbiamo sempre cercato di farla, malgrado gli strumenti spesso mancassero, primo fra tutti la regolare retribuzione. Ora se un progetto come Prometeo stenta a partire, la colpa non è da ricercare, né tra gli enti, né tra i Lavoratori, né tanto meno fra gli allievi, unico responsabile è la macchina amministrativa che non dà risposte adeguate nei tempi giusti, e quindi signor Presidente la colpa è sua!
Basterebbe poco in un paese civile per fare buona e funzionale "Formazione",
la nostra isola dovrebbe vivere prevalentemente di turismo, di pesca e di agricoltura, vista la bella posizione geografica che madre natura ci ha regalato.
I centri per l'impiego sono colmi di liste di disoccupati, le nostre città andrebbero ripulite dalle valli ai monti, bisognerebbe organizzare corsi dal giardiniere, al boscaiolo, e via dicendo tutte quelle professionalità che rendono una città bella e vivibile anche per i turisti, invece no, diamo sussidi alle persone per non fare un cxxxo, come cxxxo vogliamo rilanciare l'economia di questo paese? risparmiando sui lavoratori, o sui miseri quattro euro degli allievi!
PENSI SIGNOR PRESIDENTE PRIMA DI PARLARE, SI POTREBBERO FARE TANTE COSE, E NON NE FACCIAMO NIENTE!

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