Il Governo Regionale non può e non deve rimanere sordo all’appello dei lavoratori della formazione professionale che, a causa della mancata corresponsione delle retribuzioni da parte degli Enti, denunciano alle Istituzioni uno stato di grave emergenza sociale.
È opportuno trovare quanto prima una soluzione concreta, che consenta il pagamento degli emolumenti arretrati considerato, peraltro, che i dipendenti, malgrado la particolare condizione in cui versano, hanno continuato e continuano ad assicurare il servizio.
La vicenda è inverosimile, poichè non si garantiscono certezze retributive a soggetti assunti in virtù di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e tutto ciò mortifica la dignità e la professionalità dei lavoratori.
È auspicabile, , un pronto intervento del Governo regionale al fine di risolvere una problematica che vede gli operatori della formazione professionale pagare un prezzo altissimo.
Anche la mancata convocazione dei tavoli istituzionali, in attesa della CIG in deroga, da parte dei CPI, per dare il sostegno al reddito ai lavoratori sospesi dagli Enti Gestori, mortifica la dignità del personale che stanno pagando un prezzo altissimo per cause da imputare ad altri.
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