In Sicilia nel settore della formazione professionale, occorre fare luce sui danni erariali e tagliare sprechi, che si possono trasformare in ruberie e infiltrazioni.
È necessario difendere i diritti degli operatori della formazione professionale che lavorano senza percepire lo stipendio e sono tartassati dalle tasse e dalla burocrazia.
Capire su quali presupposti sii sta lavorando, capire il motivo perché l’attività formativa ancora non è iniziata, perché la burocrazia è così lenta e farraginosa. Avere cura di non tagliare la qualità del servizio e l’assistenza offerta ai cittadini.
Costruire e diffondere una cultura della legalità, evitare gli obiettivi personalistici in cui è estraneo l’interesse pubblico.
Un dato preoccupante è l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga; una macchina che rischia di incepparsi se non verranno convocate le parti per i tavoli istituzionali e dare un sostegno al reddito a tutti i lavoratori ad oggi sospesi in attesa della cassa integrazione in deroga.
Vorremo risposte chiare e fattive ed avviare la lotta allo sperpero di denaro pubblico.
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