giovedì 26 febbraio 2015

LETTERA APERTA PER IL PRESIDENTE DELLA REGIONE CROCETTA


OSSERVAZIONI SUL RIORDINO  DEL SISTEMA DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE

 

Egregio Presidente del Governo Siciliano, lo scrivente nella qualità di coordinatore regionale Snals Confsal del settore della formazione professionale, Le riferisco che condividiamo in toto ciò che è stato da Lei dichiarato in merito al riordino del sistema della formazione professionale e siamo pronti a collaborare per il raggiungimento di quegli obiettivi che possono dare un vero respiro a questo settore in Sicilia e a tutti i soggetti coinvolti.

Ma mi corre l’obbligo di fare delle osservazioni su quanto da Lei dichiarato. 

Innanzitutto, chi è in grado di garantire il servizio? 

Come tutti sanno, in Sicilia, a seguito di processi di riqualificazione e aggiornamento, sono presenti circa 8000 lavoratori professionisti, alcuni ancora in servizio a tempo indeterminato impegnati nel settore della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, ed altri abbandonati e privi di incarico in attesa di un incarico o di sostegno al reddito. Cittadini Siciliani iscritti all’Albo regionale della formazione professionale  con esperienza maturata nel settore da più di 20 anni. In questi anni l’obiettivo del servizio reso ai cittadini siciliani è stato quello di formare corsisti interessati ad acquisire competenze e qualifiche, di riqualificare dipendenti pubblici e funzionari della pubblica amministrazione e di svolgere politiche attive del lavoro attraverso percorsi di orientamento alla ricerca attiva del lavoro. Persone che si sono impegnate, e continuano ad impegnarsi, con dedizione e professionalità in tutti gli Enti, presso i CPI e presso i Comuni siciliani dislocati nelle diverse province della Sicilia  al fine di raggiungere i risultati che sono stati previsti nei bandi della Regione Sicilia.

Tutti  hanno lavorato, e continuano a lavorare, regolarmente e giornalmente, ma non hanno mai percepito, come di diritto,  lo stipendio con cadenza mensile.

Allora credo che occorre “attenzionare”  questo aspetto che, secondo la nostra organizzazione, non è marginale ma fondamentale.

Inoltre, chi dovrebbe gestire i bandi della formazione professionale in Sicilia, è in grado di garantire ed erogare lo stipendio ogni mese?

E’  in grado di applicare in toto il Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro?

In Sicilia è necessaria una struttura snella, cioè capace di operare in maniera fluida evitando  lungaggini burocratiche, e che abbia la capacità economica concreta di poter pagare prima i lavoratori e poi il DURC.   

La nostra organizzazione sindacale è pronta ed aperta a tutti i confronti; siamo convinti che il sistema della formazione professionale in Sicilia debba riadattarsi alle leggi in vigore ed affidare la gestione del servizio formazione e politiche attive del lavoro ad una agenzia (pubblica o a partecipazione pubblica), che possa garantire ai lavoratori la regolarità della retribuzione.

Siamo pronti a discutere con tutti coloro che hanno la volontà e la concretezza di creare una struttura valida ed efficace nell’erogazione del servizio. 

Abbiamo bisogno di Enti Gestori e non “passa carte”, agenzie capaci di gestire il sistema e garantire la retribuzione a chi lavora ed eroga il servizio di formazione professionale e politiche attive del lavoro, altrimenti continuiamo a creare un carrozzone che non sarà per niente utile alla Sicilia ed ai siciliani.

Catania 26.02.2015


GIUSEPPE MILAZZO

                                                                       Coordinatore regionale settore formazione professionale

 


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