
giovedì 25 dicembre 2014
venerdì 7 novembre 2014
CARO PRESIDENTE CROCETTA
Caro Presidente Crocetta, stavolta sarò buono e mi limiterò a fargli capire che cose il mondo della Formazione Professionale Siciliana. Premesso che condivido che tale servizio pubblico non può e non deve essere più gestito dagli "enti", per tutta una serie di motivi che tutti conosciamo, vista la cronaca degli ultimi due anni, che non ha scoperto "l'acqua calda". Sono sicuro caro Presidente che ancor prima di avere tale carica conosceva questo mondo denominato "Mangiughia", anche perché lei è l'espressione della stessa classe politica che negli anni ha usato il sistema ed ha determinato il "malaffare". Sarebbe stato bello avere un Presidente che pur essendo stato eletto dalla solita "mala politica" desse una svolta al paese, ma tutto ciò non è successo, anzi abbiamo assistito al peggior governo che una classe politica potesse produrre. Mi rammarica dirle che la sua annunciata "rivoluzione" si è rivelata una "distruzione", non certo per la sua persona, ma per me stesso, per i miei figli, e per tutti i siciliani . . . oggi molti di noi sono ridotti alla "fame", nel senso stretto del termine, e questo grazie alla sua persona, si signor Presidente tutto il male è racchiuso nel suo essere. All'inizio ha attaccato gli enti, attraverso la complicità della bella assessora, spronando i lavoratori a denunciare le mala gestione (come se voi non conosceste bene il mondo che vi ha prodotto), ingenuamente molti di noi hanno visto una speranza di "pulizia del sistema", ma ahimè, la volpe non mirava solo alle galline, ma anche alle uova e al pollaio tutto. Così dopo aver tradito ed infangato pure i lavoratori, "da collusi a deviati", oggi tocca agli allievi, denominati "allievi professionisti", a questo punto il cerchio è chiuso, si faccia prestare un missile radiocomandato dai suoi amici americani è finisca quello che ha iniziato "distruggere il mondo della formazione professionale". Caro Presidente, lei non conosce il mondo della Formazione Professionale, conosce solo la parte malata di questo settore. Dal 2002 lavoro in questo settore, è penso come tutti di conoscere le due facce della stessa medaglia, da un lato ci sono tutte quelle brutture che hanno portato alla cosiddetta "mangiughia", dall'altro ci sono le professionalità che hanno formato tanti adolescenti e giovani, che spesso hanno trovato il loro orientamento lavorativo, che è diverso dal lavoro, noi non creiamo posti di lavoro, a quello ci devono pensare le istituzioni e la buona politica. Una buona formazione abbiamo sempre cercato di farla, malgrado gli strumenti spesso mancassero, primo fra tutti la regolare retribuzione. Ora se un progetto come Prometeo stenta a partire, la colpa non è da ricercare, né tra gli enti, né tra i Lavoratori, né tanto meno fra gli allievi, unico responsabile è la macchina amministrativa che non dà risposte adeguate nei tempi giusti, e quindi signor Presidente la colpa è sua! Basterebbe poco in un paese civile per fare buona e funzionale "Formazione", la nostra isola dovrebbe vivere prevalentemente di turismo, di pesca e di agricoltura, vista la bella posizione geografica che madre natura ci ha regalato. I centri per l'impiego sono colmi di liste di disoccupati, le nostre città andrebbero ripulite dalle valli ai monti, bisognerebbe organizzare corsi dal giardiniere, al boscaiolo, e via dicendo tutte quelle professionalità che rendono una città bella e vivibile anche per i turisti, invece no, diamo sussidi alle persone per non fare un cxxxo, come cxxxo vogliamo rilanciare l'economia di questo paese? risparmiando sui lavoratori, o sui miseri quattro euro degli allievi! PENSI SIGNOR PRESIDENTE PRIMA DI PARLARE, SI POTREBBERO FARE TANTE COSE, E NON NE FACCIAMO NIENTE! |
lunedì 27 ottobre 2014
EMERGENZA SOCIALE
Anche la mancata convocazione dei tavoli istituzionali, in attesa della CIG in deroga, da parte dei CPI, per dare il sostegno al reddito ai lavoratori sospesi dagli Enti Gestori, mortifica la dignità del personale che stanno pagando un prezzo altissimo per cause da imputare ad altri.
domenica 19 ottobre 2014
ENTI GESTORI LICENZIANO, LAVORATORI BEFFATI
“Ancora belle parole, ma nulla di fatto. Siamo molto preoccupati, sempre più preoccupati e sempre meno fiduciosi nei confronti del governo regionale guidato da Rosario Crocetta in merito alla questione dei lavoratori del settore Formazione. In arretrato dello stipendio da tantissimo tempo, qualcuno aspetta anche da un paio di anni, e in attesa del concretizzarsi di una serie di promesse fatte dal governatore e dalla sua squadra, i lavoratori sono stanchi delle ennesime belle parole del governatore, pronunciate in conferenza stampa con l’assessore alla Formazione Nelli Scialabra. “Hanno di nuovo dichiarato che presto risolveranno tutti i problemi, che presto saranno pagati tutti gli stipendi, ma abbiamo dei dubbi sul mantenimento delle promesse. Se fino ad oggi non è stato risolto un problema che è annoso, come si pensa di poterlo risolvere in pochi giorni?”, dichiara Giuseppe Milazzo, coordinatore regionale del sindacato Snals aderente alla Confsal.
Poca è ormai la fiducia nei confronti dell’amministrazione regionale e anzi, le loro parole concilianti, tese a cercare di calmare gli animi ormai esasperati, riescono a ottenere l’effetto opposto. Bisogna considerare infatti che, nello stesso momento in cui dalla Regione arrivano parole di distensione, alcuni Enti stanno procedendo ai licenziamenti. “Una situazione assurda per cui da una parte ci dicono di stare tranquilli, dall’altra stanno arrivando le lettere di licenziamento ai lavoratori. – afferma ancora il coordinatore regionale Snals – Come sindacato abbiamo già in passato proposto dei contratti di solidarietà invece dei licenziamenti, ma anche in questo non siamo stati ascoltati”. I lavoratori del settore Formazione guidati dal sindacato Snals continuano lo stato di agitazione e annunciano nuove mobilitazioni.
sabato 4 ottobre 2014
Verità o inganno
giovedì 2 ottobre 2014
Comunicato stampa
“I ripetuti impegni e accordi stipulati sono stati sempre disattesi. È paradossale, una messa in scena senza alcuna novità”.
È amaro il commento del Coordinatore Regionale Snals- Sindacato Nazionale Autonomi Lavoratori Scuola – aderente alla Confsal, Giuseppe Milazzo, nei confronti dell'amministrazione regionale guidata dal presidente rosario Crocetta. “Sempre gli stessi impegni, promesse, rassicurazioni ed ipocrite condivisioni delle preoccupazioni dei lavoratori che si riassumono in numerosi e purtroppo inconcludenti tavoli di confronto tenuti con i sindacati”, aggiunge il coordinatore regionale Snals.
Promesse che i numerosi rappresenti del governo regionale hanno ripetuto ieri al partecipato corteo che i lavoratori della Formazione hanno organizzato a Palermo per manifestare, ancora una volta, il proprio dissenso nei confronti di un governo che promette di saldare gli stipendi a dei lavoratori che hanno già prestato la loro opera professionale, ma che fino ad oggi non lo ha fatto.
“Non ci sono risultati concreti né passi in avanti, però – sottolinea il coordinatore regionale Milazzo – ma solo un ridicolo e banale rituale ben organizzato. Sono solo politicanti, anch'essi rituali e banali, ossessionati dalla ricerca del consenso elettorale. Non tengono conto delle reali emergenze sociali che attanagliano i lavoratori del settore”.
In attesa che la situazione si sblocchi davvero i lavoratori sono decisi per una mobilitazione ad oltranza presso la Presidenza della Regione e l'ARS organizzandosi in un Movimento unito dei lavoratori. “La situazione di emergenza sociale è talmente esasperata per cui non siamo disposti a partecipare a nessun incontro promosso dal Governo di Crocetta solo per continuare ad ascoltare generiche e vuote assicurazioni ed impegni. Se il presidente Crocetta ed i suoi assessori vogliono un reale confronto con i sindacati dei lavoratori, devono darci subito le risposte alle richieste avanzate già da tempo”, conclude il Coordinatore Regionale Snals, Giuseppe Milazzo.
Di seuito le richieste del settore della Formazione la Governo regionale:
- pagamento immediato delle retribuzioni arretrate dei lavoratori;
- sblocco della CIG in Deroga per gli operatori sospesi dagli enti;
- soluzione per tutti i lavoratori licenziati e sospesi che continuano a rimanere in attesa di risposte per il loro reimpiego;
- avvio immediato della prima e terza annualità dei percorsi di obbligo formativo (IeFP);
- avvio immediato della terza annualità del Piano Giovani, già in forte ritardo e prospettive future della filiera;
- strutturazione dei servizi per il lavoro in Sicilia con l'Impiego degli ex lavoratori degli Sportelli Multifunzionali.
domenica 28 settembre 2014
MANIFESTAZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DI UN DIRITTO SCIPPATO CON L’INGANNO
sabato 27 settembre 2014
MANIFESTAZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DI UN DIRITTO SCIPPATO CON L’INGANNO
mercoledì 17 settembre 2014
Ma Crocetta lo sa? (Miliardi di vecchie lire buttate al vento)
martedì 16 settembre 2014
VASTISSIMA L’ADESIONE ALLA CLASS ACTION PROMOSSA DALLO SNALS CONFSAL FORMAZIONE PROFESSIONALE NEI CONFRONTI DELLA REGIONE SICILIANA
lunedì 15 settembre 2014
Ad Adriana Vitale, auguro di riprendersi prontamente al fine di poter continuare la lotta per la difesa del posto di lavoro.
Qualcuno dovrà pagare per le omissioni delle leggi regionali e per l'inefficienza dei servizi della burocrazia.
giovedì 11 settembre 2014
Azione collettiva di risarcimento
i propri dati anagrafici, l’ente presso cui svolgono o hanno svolto servizio, corredando il tutto con la fotocopia del documento di riconoscimento.
martedì 9 settembre 2014
COMUNICATO ADESIONI RICORSO GRATUITO
Ieri si è svolta la prima giornata programmata di sciopero del settore, per tentare di sensibilizzare le istituzioni e l’opinione pubblica sulla drammatica situazione in cui versa attualmente il settore della Formazione Professionale in Sicilia, dopo che l’amministrazione regionale ha disatteso tutti gli accordi raggiunti e buona parte delle leggi che regolano il settore, ed in particolare quelle a tutela del personale di tutte le tre filiere della Formazione (interventi, Servizi ed Obbligo Formativo), creando situazioni di particolare e grave disagio personale e familiare a agli operatori del settore.
Data l’enorme platea (si parla di 8.000 famiglie), le inadempienze dell’amministrazione Crocetta, hanno condotto a quello che oggi possiamo definire un grave disagio sociale; il quale può sfociare, se irrisolto dalle istituzioni, in disordini sociali di vasta portata.
La scrivente organizzazione sindacale, ha provveduto anche ad incontrare i propri legali, sia civili che penali, al fine di avviare: da una parte: una class action di tipo risarcitorio per la colpevole inerzia dell’amministrazione: in relazione al mancato pagamento delle retribuzioni già maturate da oltre un anno (oltre i 2 anni in qualche caso), creando, per questa via, grave e reiterato nocumento economico, patrimoniale e morale agli stessi operatori; dall’altra, consegnando agli avvocati, un imponente dossier documentale per verificare quali siano i profili penalmente rilevanti del comportamento dell’amministrazione regionale retta dal trio Crocetta - Scilabra - Bruno. Questo sia sotto il profilo dell’inerzia (mancata attivazione delle forme di sostegno al reddito per i lavoratori incolpevolmente sospesi e/o licenziati; mancata attivazione della mobilità secondo quanto disposto dalle Leggi e dal CCNL di comparto; mancata convocazione per la prosecuzione delle procedure di CIG in deroga; Il mancato rispetto delle norme legislative regionali a tutela del comparto e dei suoi operatori) e sia sotto il profilo delle azioni condotte in danno degli operatori stessi.
Lo SNALS CONFSAL SETTORE FORMAZIONE PROFESSIONALE invita tutti gli operatori interessati ad avviare l’azione “gratuita” collettiva di risarcimento del danno economico, patrimoniale e morale (CLASS ACTION) a mandare all’indirizzosnalsconfsal@gmail.com i propri dati anagrafici, l’ente presso cui svolgono o hanno svolto servizio, corredando il tutto con la fotocopia del documento di riconoscimento.
lunedì 8 settembre 2014
AGENZIA UNICA DEL SISTEMA…la nostra battaglia da sempre
Le prime richieste dello Snals Confsal in tal senso risalgono molto indietro nel tempo, consapevole che questa è la vera volontà della stragrande maggioranza dei lavoratori del Sistema della Formazione Professionale.
Molti lavoratori ambiscono ad una gestione unica e di diretta emanazione dell’Amministrazione Regionale, che è la vera responsabile del servizio pubblico de quo. Tutto ciò in quanto le irregolarità gestionali di alcuni enti di formazione, di certa politica, di taluni sindacalisti e dei comitati di affari, insinuatisi da ultimo nella formazione professionale, non lasciano alcuna scelta rispetto alla speranza che il Governo Regionale ponga ordine nel settore, gestendo direttamente questa tipologia di istruzione e formazione.
Da anni lo Snals Confsal predispone proposte e documenti che riportano idee di Agenzia Unica del Sistema della Formazione Professionale, suffragandole con leggi nazionali e regionali.
Da ultimo la nostra proposta è stata consegnata al Governo Regionale nelle mani del Presidente Crocetta e dell’Assessore Scilabra.
Poi in sede di legge finanziaria e di bilancio 2013 nell’audizione di questa O.S. all’ARS, è stata consegnata alla V e II Commissioni legislative Regionali e nelle mani di singoli deputati disponibili.
Accettando sin d’ora il confronto su questo tema e nell’attesa di capire, però, la reale riforma complessiva del settore, ci limitiamo a chiedere che si rispettino i diritti dei lavoratori secondo il Contratto Collettivo di Lavoro, mantenendo lo stato giuridico ed economico dei lavoratori, e la legge regionale, in particolare la legge n. 25 del 1 settembre 1993, garantendo i livelli occupazionali e retributivi del personale iscritti all’Albo ex art. 14 l.r. 24/76 ed ai sensi della Circolare n. 1 del 15 maggio 2013.
Coordinatore regionale Snals Confsal settore formazione professionale
domenica 7 settembre 2014
SANZIONARE I COLPEVOLI Qualcuno si è chiesto mai se l’Assessorato Regionale applica o ha applicato la legge?
sabato 6 settembre 2014
venerdì 5 settembre 2014
Riunione SNALS CONFSAL FORMAZIONE PROFESSIONALE del 05/09/2014
martedì 2 settembre 2014
domenica 24 agosto 2014
LETTERA APERTA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE SICILIANA
Egregio presidente,
in merito alla vicenda che sta investendo il settore della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, il coordinamento regionale Snals Confsal settore formazione professionale non intende attribuire alcuna responsabilità al Dirigente per quello che sta succedendo ma è evidente che, dalle notizie apprese dai mass media, l'operato dei Dipartimenti regionali sulle politiche del lavoro e della formazione professionale va collocato in un contesto tutto negativo.
Non si intende in questa sede discutere sull’operato dell’Amministrazione Attiva ma discutere sulla corretta applicazione delle leggi regionali del settore della formazione professionale e del CCNL vigente che vanno applicati in modo più intelligente e meno tecnocratico. Anche perché si tratta di leggi regionali che regolano tale settore, e alcune di esse sono state legiferate dai parlamentari regionali in vista delle garanzie occupazionali e retributive dei lavoratori iscritti all’Albo. Gli operatori della formazione professionale su questo punto non demordono, perché “sulla carta” la tutela normativa è chiara e non lascia dubbi interpretativi ma purtroppo, oggi, alcune leggi sono prive di forza economica ed altre sembrano negate dall'Amministrazione Attiva.
In questo contesto, il Governo si deve fare carico della risoluzione del problema sulla sicurezza lavorativa e sulla regolare retribuzione provvedendo ad individuare i responsabili di questa penosa situazione che grava pesantemente sulla dignità di quanti lavorano in tale settore.
Dovrebbe organizzarsi, in particolare, per rivoluzionare i dipartimenti che operano nell'ambito della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro, creare un gruppo dirigente capace di sveltire le pratiche giacenti, rivedendo l'attuale normativa di controllo al fine di dare respiro ai lavoratori della formazione professionale.
Vogliamo più in generale, che il personale della formazione professionale iscritto all’Albo possa percepire lo stipendio puntualmente e mensilmente allo stesso modo del personale di altre categorie nonché di quello dei dipartimenti regionali. Auspichiamo, quindi, una forte iniziativa dal Governo. In questi anni noi abbiamo anche indicato i riferimenti legislativi; ora sta alla Giunta definire i dettagli. Lo si farà? Noi vigileremo.
Il coordinamento regionale Snals Confsal formazione professionale metterà a disposizione dei lavoratori un'assistenza legale per chi volesse aderire nei confronti della Regione Siciliana.
È chiaro che sospendere i lavoratori, immettere il personale in CIG in deroga ed incrementare nuove assunzioni per rilanciare il settore comporta più debito pubblico per la Sicilia.
Lo Snals Confsal ha firmato l'accordo del 5 agosto, ma non è in condizione di esternare alcuna soddisfazione in merito a tale accordo fin quando non si vede la concreta e completa applicabilità dei suoi contenuti. Su tale accordo, esiste da parte nostra una convergenza di vedute con la segreteria tecnica dell'assessorato. Siamo disponibili anche ad un dialogo aperto con gli enti gestori che hanno approvato il documento ma manifestiamo disapprovazione nei confronti di quegli enti che non hanno provveduto a regolarizzare la posizione retributiva dei lavoratori.
La Regione siciliana ha accumulato grave ritardo, tra il 2008 e 2014, nell'utilizzo dei fondi e nella capacità di amministrazione. Occorre una strategia chiara nell’utilizzo del nuovo ciclo di fondi. Crediamo che sia importante che il governo si impegni a recuperare le inefficienze dell'Amministrazione Attiva affinché neanche un lavoratore venga licenziato e neanche un euro vada perso.
Il Governatore dimostri agli operatori del settore della formazione professionale la legalità, il pieno rispetto delle leggi, la garanzia occupazionale e retributiva. Auspichiamo che tutta la politica siciliana si impegni a dare fiducia, con temi e contenuti che possono rilanciare il settore delle politiche del lavoro e della formazione professionale, salvaguardando i lavoratori iscritti all'albo; favorendo l'incentivo all’esodo, prevedendo semplificazioni per erogare gli emolumenti a chi lavora, e rilanciare il settore flagellato da una crisi bisognosa di legalità.
mercoledì 13 agosto 2014
TRASPARENZA DEL SETTORE PUBBLICO
In Sicilia nel settore della formazione professionale, occorre fare luce sui danni erariali e tagliare sprechi, che si possono trasformare in ruberie e infiltrazioni.
È necessario difendere i diritti degli operatori della formazione professionale che lavorano senza percepire lo stipendio e sono tartassati dalle tasse e dalla burocrazia.
Capire su quali presupposti sii sta lavorando, capire il motivo perché l’attività formativa ancora non è iniziata, perché la burocrazia è così lenta e farraginosa. Avere cura di non tagliare la qualità del servizio e l’assistenza offerta ai cittadini.
Costruire e diffondere una cultura della legalità, evitare gli obiettivi personalistici in cui è estraneo l’interesse pubblico.
Un dato preoccupante è l’utilizzo degli ammortizzatori sociali in deroga; una macchina che rischia di incepparsi se non verranno convocate le parti per i tavoli istituzionali e dare un sostegno al reddito a tutti i lavoratori ad oggi sospesi in attesa della cassa integrazione in deroga.
Vorremo risposte chiare e fattive ed avviare la lotta allo sperpero di denaro pubblico.
domenica 27 luglio 2014
venerdì 25 luglio 2014
Comunicazione annullamento adesione ipotesi di accordo sindacale
EGREGIO PRESIDENTE Prof. Egidio Ortisi - CIAPI
Illustre Presidente,
la presente per comunicarLe l’annullamento della nostra adesione all’ipotesi di accordo sindacale relativo al progetto Youth Guarantee.
Tale decisione, sia chiaro, non scaturisce da intenti polemici nei confronti della struttura da Lei presieduta, cioè nei confronti del Ciapi Di Priolo del quale abbiamo apprezzato, al contrario, il rigore intellettuale e l’attenzione verso le compatibilità economiche, strumenti indispensabili per la salvaguardia non solo dei conti pubblici ma perfino dei diritti dei lavoratori.
Non gli stessi apprezzamenti possiamo indirizzare verso il governo regionale ed in particolare verso l’assessore Bruno neo assessore al Lavoro.
Ciò per due ordini di motivi :
di fronte all’ennesimo saccheggio di risorse pubbliche rappresentato dalla finanziaria regionale, registriamo la volontà del governo a non sostenere e trasferire risorse verso la formazione professionale Siciliana ed in particolare nella vertenza a tutela dei lavoratori impegnati nelle politiche attive del lavoro.
Azzerando in questo modo anni di esperienza nelle politiche attive del lavoro e confinando i lavoratori negli spazi angusti della Youth Guarantee, strumento che oggettivamente mal si concilia con talune rigidità di taluni contratti di lavoro.
Nessun accenno poi alla “ strategicità” del ruolo del Ciapi di Priolo quale polo pubblico nella costruzione di una nuova formazione professionale Siciliana.
Anzi, da questo punto di vista, registriamo inquietanti passi indietro.
Ecco: di fronte a questi duplici ordini di motivi non ci sentiamo di chiedere pesanti sacrifici economici ai colleghi nè di sottoscriverli.
Vogliamo sgombrare il campo dagli equivoci.
Non possiamo consentire che nel silenzio generale il governo regionale ci riporti al passato relegando i progetti Prometeo e Youth Guarantee in una sorta di meri ammortizzatori sociali.
In questo nuovo quadro, che senso avrebbe la nostra disponibilità, che in linea di principio riconfermiamo, a ragionare e negoziare intorno a nuove forme di flessibilità del lavoro?
Certo non per garantire un futuro sicuro ed un lavoro sereno ai colleghi che pure ne avrebbero diritto.
Temiamo invece che gli accordi di flessibilità del lavoro richiesti ai colleghi in riferimento ai Progetti Prometeo e Youth Guarantee siano propedeutici nei prossimi mesi ai vari soggetti che si preparano ad accreditarsi come nuove agenzie del lavoro.
Ciò non mero principio ideologico cioè per principio a sostegno del “pubblico” contro Il “privato”.
Ma semplicemente poiché consideriamo superata e negativa la stagione del monopolio dei cosiddetti “enti” nella formazione professionale Siciliana.
Confortati in tutto questo dalle cifre e dai dati che hanno caratterizzato quella stagione: decine di migliaia di euro non percepite dai lavoratori.
Una stagione, vogliamo ricordarlo, dove le norme, gli istituti, le leggi previste dal diritto del lavoro sembravano più l’arte del possibile che riferimenti certi.
L’esempio più eclatante di questa”libera” interpretazione delle norme e delle leggi si è manifestato in questi mesi: nel silenzio e nella omertà generale, si sono “sospesi” centinaia di colleghi in attesa del decollo del progetto Youth Guarantee determinando così un grave danno nella tutela dei diritti di questi ultimi.
Che dice il neo assessore al lavoro Bruno su queste illegalità?
Infine ci consenta una ultima nota amara: si possono impiegare tre mesi di negoziato per appena qualche mesi di lavoro.
Ci sentiamo sconfitti.
Auspicheremmo che tutti, intorno alla tragicità di questo dato, avviino una qualche riflessione.
giovedì 24 luglio 2014
giovedì 17 luglio 2014
Altro che salvaguardia dei Lavoratori !
In questo inusuale incontro sono state assunte decisioni dannose per i lavoratori come sempre!
Registriamo forti preoccupazioni sulla delegittimazione ieri silente e strisciante oggi palese e sempre più chiara dell’ esperienza di Spartacus e di Prometeo.
Assistiamo infatti in queste ore, approfittando della confusione anzi del caos del quadro politico regionale e della oggettiva debolezza del presidente Crocetta, ad un vero e proprio boicottaggio sulla trasparenza delle informazioni e delle relative relazioni sindacali.
Vogliono continuare a fare morire di fame i lavoratori e continuare a garantirsi ricchi finanziamenti e impunità assoluta.
Lo Snals Confsal si riserva di avviare azioni a sua tutela per evidente comportamento antisindacale nei confronti dell’assessore Bruno e del dipartimento al lavoro.
domenica 22 giugno 2014
RIORDINO FORMAZIONE PROFESSIONALE
sabato 21 giugno 2014
martedì 10 giugno 2014
venerdì 23 maggio 2014
sabato 10 maggio 2014
Tavolo tecnico sulle problematiche della formazione professionale continua lunedì alle 16.00 dopo l'incontro con il tavolo del partenariato
Dopo una giornata lunghissima non si è arrivati a un punto di incontro e tutto si sposta lunedì 12 alle ore 16.00 sempre nella sede del governo regionale.
Cosa è successo?
Non si è arrivati ad un accordo definitivo che possa risolvere le criticità ancora insolute del comparto, alcuni punti sono:
- tempi di erogazione degli emolumenti pregressi di tutti i lavoratori delle tre filiere;
- modi di impiego dei lavoratori e tipologia contrattuale operatori ex Spartacus;
- copertura economica per iniziare l'attività formativa con tutti i lavoratori idonei inseriti nella graduatoria del progetto Prometeo;
- prosecuzione attività interventi formativi in scadenza a giugno;
- copertura economica della Cig in deroga per avviare i tavoli istituzionali;
- altre problematiche che riguardano tutto il comparto della formazione professionale presentati nel documento Snals consegnato al Governo ed all'Amministrazione regionale. Vedi documento.
Osservazioni
La scrivente organizzazione sindacale settore formazione professionale firmataria di CCNL intende offrire il proprio contributo alla volontà amministrativa di riformare il sistema della FP dichiarata dal Governo Regionale e per esso dagli Assessori alla Pubblica Istruzione ed alla Formazione Professionale, dall’Assessore al Lavoro e dal Dirigente Generale regionale ad interim dei tre comparti Interventi Formativi, Servizi Formativi ed Obbligo di Istruzione e Formazione. Ovviamente in questa fase, di primo approccio, la nostra proposta individuerà segnatamente le problematiche che i lavoratori vivono e le proposte possibili di risoluzione.
In primo luogo quando s’intende chiudere con il passato soprattutto, come definito dal Governo Regionale, di mala gestio, bisogna gestire la transizione verso la Riforma per evitare interruzioni di servizio e carenze funzionali di ogni genere. Bisogna innanzitutto ricondurre il sistema alla Legge, ossia alla previsione legislativa e normativa, perché solo il principio di legalità può ispirare qualunque intenzione ed azione amministrativa ed è sicuramente il “terreno dialettico” su cui ritrovarsi. Bisogna, allora, individuare le criticità di un sistema ormai impregnato di disfunzioni ed illegittimità.
A) Stipendi maturati e non percepiti. Come primo atto bisogna chiudere il pregresso e le vertenze aperte dal personale, in quanto la mole di contenzioso posto già in essere e che si sta, ancora, generando nei confronti degli enti di formazione (debitore principale) e della Regione Siciliana (coobbligato per dovere di vigilanza come ente appaltante) non favoriscono i processi di riforma, né tantomeno la distensione delle relazioni. Serve, dunque, impinguare il fondo di garanzia regionale per liquidare le spettanze ai lavoratori (stipendi maturati non liquidati, contributi non versati, TFR non accantonato), che può essere alimentato da tutti i residui finanziari degli anni passati, a causa dei rendiconti ancora non chiusi e da ogni fonte finanziaria compatibile ed utilizzabile. Su questo tema, giova precisare, che il Governo Regionale ha non poche responsabilità, non importa se a capo vi erano Lombardo o Cuffaro, ma in base al principio dell’unità dell’azione amministrativa, oggi ne risponde il Governo Regionale attuale, quindi questa Amministrazione Attiva deve farsi carico del problema e dei correlativi oneri finanziari. Tutti i lavoratori del sistema della formazione professionale, oggi avanzano mensilità pregresse maturate (da otto a ventiquattro) e mai liquidate: i lavoratori devono essere pagati, poi l’Amministrazione Regionale si rivalga sugli enti di formazione inadempienti, principio disposto dalla legge ed anche dal Codice dei Contratti (D.P.R. n. 207/2010 art. 4 e 5).
B) Reductio ad unum dello status giurico del personale. I lavoratori, iscritti all’albo ex art. 14 l.r. 24/76 e D.A. n. 38/GAB del 11 ottobre 2013, devono essere censiti in due categorie: personale con incarico e personale senza incarico, che dunque deve essere ricollocato (L.r. 25/93 e CCNL di categoria). Oggi questi vivono una enorme incertezza per lo status giuridico variegato ed alquanto confusionale in cui si trovano: personale con incarico ad impegno parziale (a progetto, a moduli, ad orario settimanale non completo), personale senza incarico degli elenchi delle eccedenze 2013 (mobilità ai sensi dell’Allegato 12 art. 26 del CCNL 1994-1997), personale posto in CIGD (L. 223/91 e 2/2009), personale negli elenchi C.A. n. 10/94, personale sospeso degli enti di formazione definanziati (Ial Cisl, Aram, Ancol, Iraps, Anfe, ecc.).
Bisogna considerare il personale senza incarico in modo totale o parziale con un unico status giuridico e sotto la tutela di una unica normativa di salvaguardia occupazionale e di sostegno al reddito.
C) Pubblicare con effetto immediato l’Albo degli operatori della formazione professionale. Bisogna dare nuovo impulso all’Albo, previsto dalla legge regionale, con precipue intenzioni quella di uniformarsi alla legge, di censire tutto il personale (qualificazioni, anzianità, mansioni, livelli e competenze) e di stabilire, finalmente, il blocco effettivo delle assunzioni al 31 dicembre 2008. Tuttavia registriamo che ancora dopo un anno e mezzo si fatica a dare piena efficacia a questo strumento, quindi si acceleri il processo di pubblicazione in GURS.
D) La Riforma preveda lo strumento di salvaguardia occupazionale del personale dell’Albo. Le leggi regionali ed il CCNL di categoria prevedono l’obbligo in capo agli enti di formazione ed alla Regione di mantenere i livelli occupazionali del personale impegnato nei tre ambiti del Sistema della formazione professionale. Tuttavia si registra una forte disfunzione nel determinare un meccanismo davvero funzionale e tempestivamente operativo di salvaguardia dei livelli occupazionali.
Gli strumenti normativi prevedono la possibilità di predisporre progetti ad hoc, anche triennali, per la mobilità del personale rimasto privo di incarico presso altri enti di formazione con disponibilità di posti vacanti, ma anche presso la pubblica amministrazione, le scuole e le università. Si potrebbero, ad esempio, produrre progetti a tempo di utilizzazione degli operatori presso l’amministrazione regionale negli uffici con maggiori carenze di personale (ufficio gestione e programmazione), anziché esternalizzare servizi come la verifica delle rendicontazioni.
In subordine la normativa esistente prevede meccanismi di riqualificazione del personale, anche, attraverso progetti di aggiornamento (alta formazione o voucher formativi). Ciò che però preme precisare che questi meccanismi non devono fare perdere la retribuzione ai lavoratori, come oggi sovente avviene, quindi questi interventi devono essere predisposti in via generale come automatismi logici e giuridici in una più puntuale applicazione della normativa vigente.
E) La Riforma preveda il puntuale pagamento delle retribuzioni al personale. Oggi il personale dipendente viene pagato in tre soluzioni con il primo acconto, con l’acconto intermedio e con il saldo. Con questo sistema, dunque, non viene pagato puntualmente con ritardi persino di anni, soprattutto a causa della chiusura delle rendicontazioni ferme per anni, ad esempio, nella filiera dell’obbligo di istruzione e formazione al 2008, degli interventi formativi al 2010, degli sportelli multifunzionali al 2010. Infatti gli operatori che, giova ricordare, svolgono un servizio pubblico necessario, Costituzionalmente e Statutariamente previsto, e sottoposto alla vigilanza della Regione vengono rimbalzati nelle loro richieste di percepire le retribuzioni tra le manchevolezze degli enti di formazione ed i ritardi di erogazione degli acconti dovuti in anticipazione dalla Regione. Tutto questo con l’avvio di contenzioso dannoso e costoso per il recupero delle retribuzioni, in alcuni casi impossibile, da parte dei lavoratori. Qualunque sia la proposta del Governo Regionale sul nuovo sistema della formazione professionale non dovrà prescindere da meccanismi di pagamento puntuale secondo il CCNL di settore e secondo le prescrizioni della legge. Una proposta che facciamo da tempo è quello di prevedere l’erogazione dell’intera quota del personale (100%) in anticipazione ed eventualmente garantire l’esborso con maggiori garanzie (fidejussioni, accordi bancari, ecc.). Sicuramente un servizio commissionato dalla Regione non può continuare in simile prassi di illegittimità sui pagamenti del personale.
F) Agenzia pubblica del Sistema. Questa O.S., a seguito delle assemblee sindacali tenute con i propri iscritti, che hanno sofferto i danni causati a loro ed alle loro famiglie dalla mala gestio di alcuni enti di formazione, ed essendo il Sistema della FP un servizio pubblico obbligatorio con finanziamenti interamente pubblici, chiede che si preveda l’istituzione di una Agenzia pubblica del Sistema (anche utilizzando il Ciapi di Priolo o altro ente pubblico) con il risparmio di notevoli risorse finanziarie, come previsto anche dalle mozioni discusse da ultimo in Parlamento Regionale e come annunciato nei comunicati stampa del Governo Regionale.
G) Sportelli Multifunzionali. Un capitolo a parte merita la vicenda degli Sportelli Multifunzionali i cui operatori nella maggior parte sono personale con qualifica specialistica ( orientatori, integratori, progettisti, ecc. ) conseguita a seguito di riqualificazione voluta con selezione di evidenza pubblica, anche se limitato al solo personale della formazione professionale, dalla stessa Regione (POM 1 e 2 ). Riqualificazione che è costata alla Regione decine di miliardi delle vecchie lire e che hanno visto il personale degli Sportelli collaborare e supportare i C.P.I. nella loro attività istituzionale in ottemperanza dei d.lgs.181/00 e 297/02. Per tale personale con accordi sindacali del 1998 era stato previsto, dopo la riqualificazione e una breve esperienza sul campo – Info Orient - , “ di utilizzare il personale opportunamente riqualificato all’esterno del sistema formativo regionale ( UPLMO, SCICA….)” accordo firmato per il Governo dall’allora Presidente Drago.
E’ da allora che il personale degli Sportelli aspetta di vedere realizzato un suo diritto.Diritto maturato giorno dopo giorno supportando le attività dei CPI, che senza l’attività di orientamento espletata dagli operatori degli sportelli non avrebbe potuto erogare le politiche attive del lavoro previste dalle norme comunitarie e nazionali. Con stipendi percepiti con notevole ritardo e osservando la puntualità con cui la Regione erogava non solo gli emolumenti ma anche i premi di produzione ai dipendenti dei C.P.I. ed agli lsu.
Oggi gli operatori degli Sportelli sono licenziati o sospesi dall’attività dagli Enti di provenienza per mancanza di gestione di attività “ della filiera degli ex Servizi Formativi “ e si ritrovano nella situazione contemplata all’art.2 legge regionale 1 settembre 1993 n.25 e dallo stesso contratto di categoria, che ne prevedono il mantenimento dei livelli occupazionali e la mobilità esterna . Senza colpa alcuna degli operatori degli Sportelli oggi si ha in atto una forzata interruzione di pubblico servizio.
Dopo ben tredici anni di lavoro specialistico per conto della Regione tale personale ha il diritto di vedere riconosciuto il contributo dato alla Regione e il diritto, più di quanti da ben trent’anni senza concorso alcuno sono stati inseriti nei ruoli regionali ( ex legge 285, ex legge 37, lsu. ecc.), di transitare in pianta stabile nei ruoli regionali.
Senza l’apporto specialistico degli operatori degli Sportelli gli atti esterni prodotti dai C.P.I. sono legali? I lavoratori che ricevono indennità dall’INPS possono serenamente spendere il misero contributo che ricevono o , per non aver ricevuto idonea attività di orientamento, dovranno prudentemente accantonarlo e sperare di non doverlo restituire?
